Dal 2022 un accordo tra Università degli Studi di Pavia, Archeologia Diffusa e Università di Siena ha permesso di avviare le indagini in uno dei siti archeologici più interessanti del Lazio meridionale, posizionato su una propaggine dei Monti Aurunci occidentali a ridosso della piana di Fondi.
Dopo l’identificazione del sito da parte di Lorenzo Quilici e Stefania Quilici Gigli, per anni si è creduto di poter localizzare sull’altura di Pianara un grande insediamento di età arcaica, addirittura una città di circa 30 ettari di estensione. L’ipotesi di riconoscervi la possibile sede della mitica Amiclae, mitica colonia spartana nel Lazio distrutta da un’invasione di serpenti, si basava sulla presenza di tratti discontinui di possenti mura in opera poligonale, dai Quilici riconnessi tra loro a formare una cinta muraria molto estesa che avrebbe dovuto racchiudere l’intero sistema di alture circostanti Pianara.
La ricostruzione proposta aveva sollevato da tempo diverse domande. Per questo motivo, nel 2022 il Prof. Massimiliano Di Fazio dell’Università degli Studi di Pavia ha deciso di congiungere tra loro le forze dell’Università di Siena e di Archeologia Diffusa per potare a termine una prima mappatura correttamente georeferenziata dei setti in opera poligonale e valutare la presenza e la consistenza di un possibile insediamento preromano sull’altura di Pianara.
I risultati della prima campagna di ricognizione e rilievi hanno rivelato la presenza di due principali setti discontinui di mura in opera poligonale e di tracce di altre strutture associate a vasti spargimenti di ceramica sulla sommità della collina. Sulla scorta degli ottimi risultati, restava il problema di definire l’ambito cronologico delle strutture individuate. Per questo nel settembre 2023 si sono svolte le prime indagini stratigrafiche sul sito di Pianara.
I risultati della prima campagna di scavo saranno resi pubblici nei prossimi mesi!